Nonostante le nubi minacciose all'orizzonte, venerdì 7 settembre i produttori delle Famiglie Storiche, lo staff dell'Antica Bottega del Vino di Verona, giornalisti e appassionati di montagna, vino e natura si sono dati appuntamento ai 1.911 metri della cima Costabella, al Rifugio Chierego per Amarone in Vetta. L'evento è stato un'occasione unica per far incontrare la grande montagna e la grande enologia in una degustazione ad alta quota che ha visto sfilare 13 grandi Amarone firmati Famiglie Storiche.
“Siamo abituati a percorrere tanta strada sulle colline dei nostri vigneti, però mai tanto faticose come quelle di oggi per salire al Chierego!” ha detto Maria Sabrina Tedeschi Presidente delle Famiglie Storiche. “Oggi celebriamo un legame importante, quello fra la Valpolicella, il suo prestigioso Amarone e la grandiosa natura del monte Baldo esaltando e valorizzando le infinite ricchezze del nostro territorio”. Luca Speri, Presidente dell'Antica Bottega del Vino di proprietà delle Famiglie Storiche dal 2011 ha sottolineato: “La Bottega è un punto di riferimento per i grandi amanti del vino di tutto il mondo, ma è anche un luogo dove vivere un'esperienza assolutamente veronese. Eventi come questo ci permettono di allargare le vedute arricchendoci di esperienze”.
Interessante l'intervento del professor Andrea Sbarbati docente di Neuroscienze all'Università di Verona ed esperto di biodiversità: “Il monte Baldo è un concentrato di tutti i climi europei e quindi di tutte le vegetazioni; si tratta di qualcosa di unico al mondo. Dal lago di Garda alla cima troviamo limoni, ulivi, conifere, latifoglie, boschi di conifere, pini e mughi e poi la prateria alpina, come fossimo dalla Sicilia alla Norvegia in pochi chilometri. Baldo e Valpolicella sono accomunati da medesime origini geologiche; durante le glaciazioni, per migliaia di anni l'unica montagna con solo la punta fuori dagli immensi ghiacci che coprivano tutta l'area è stato il Baldo che sviluppò una particolarissima flora autoctona (per questo è chiamato il giardino d'Europa). Anche la Valpolicella è stata per un lungo periodo sommersa, poi emersa: il risultato sono depositi calcarei bianchi, gialli, rosati e ricchi di fossili marini uniti ai successivi depositi calcareo-marnosi e ai tufi basaltici”. Certamente il passato e la geologia hanno creato le condizioni ideali per una viticoltura di altissima qualità”
Dalle parole ai fatti con la degustazione delle 13 interpretazioni di Amarone delle Famiglie: l'Amarone della Valpolicellla Docg Classico 2013 di Allegrini, Monte Ca' Bianca Amarone della Valpolicella Docg Classico 2013 di Begali, Case Vecie Amarone della Valpolicella Docg 2012 di Brigaldara, Villa Rizzardi Amarone della Valpolicella Docg Classico 2011 di Guerrieri Rizzardi, Riserva di Costasera Amarone della Valpolicella Docg Classico 2012 di Masi, Amarone della Valpolicella Docg Riserva 2011 di Musella, Amarone della Valpolicella Docg Classico Vigneto Monte Sant'Urbano 2013 di Speri, Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2011 di Tedeschi, Campo dei Gigli Amarone della Valpolicella Docg 2013 di Tenuta Sant’Antonio, Ca' Florian Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2010 di Tommasi, Amarone della Valpolicella Docg Classico 2015 di Torre d'Orti, Amarone della Valpolicella Docg Classico 2012 di Venturini e Amarone della Valpolicella Docg Classico 2013 di Zenato.
Gli Amarone sono stati abbinati a un menù preparato dall’Antica Bottega del Vino di Verona: risotto al Monte Veronese Dop e tartufo, guancia brasata all'Amarone e cheesecake ai mirtilli.